sabato 30 agosto 2008

2008 METAVERSE TOUR - THE SOCIAL VIRTUAL WORLD'S A STAGE




The 'Social Virtual' World's A Stage
A Film by Gary Hayes © Personalizemedia 2008
http://www.personalizemedia.com

75MB MP4 Download available at http://www.justvirtual.com/SVWS_2008.mp4

"This is not a Game" - Music composed and performed by
Gary Hayes http://www.korkyt.net

Post about the video here: http://www.personalizemedia.com/2008-...

Over 50 virtual worlds featured including:
Second Life, HiPiHi, Kaneva, Twinity, ActiveWorlds, LagunaBeach vMTV. There.com, Habbo, Google Lively, FootballSuperstars, Weblin, AmazingWorlds, CyWorld, Whyville, Gaia Online, RocketOn, Club Penguin, YoVille, Webkinz, BarbieGirls, Prototerra, IMVU, Spore, vSide, Tale in the Desert, SpineWorld, Stardoll, The Manor, There.com, ExitReality, Vastpark, Qwaq, PS3Home, GoSupermodel, Grockit, Croquet, Metaplace, Coke Studios, Dreamville, Dubit, Mokitown, Moove, Muse, The Palace, Playdo, Sora City, Voodoo Chat, TowerChat, Traveler, Virtual Ibiza



Fonte: Personalize Media

venerdì 29 agosto 2008

ISEA New West Exhibition on Brilliant by ManorMeta Massh

A Day in the Death by ManorMeta Mash

AvaStar Teaser Video

giovedì 28 agosto 2008

Going towards Rinascimento Virtuale



On the blog by Mario Gerosa, can be read a post about Virtual Renaissance Exhibit, in english language.
That's for our readers by other languages.
read the complete post here


VIRTUAL RENAISSANCE
The art of Second Life and other virtual worlds

October 21, 2008 – January 7, 2009
Museum of Natural History at the University of Florence
Via del Proconsolo, 12, Firenze

The 2008 Festival of Creativity is dedicated to the theme “Visions, Voyages and Discoveries,” with special attention to virtual worlds – an excellent opportunity to travel in the alternative dimensions which, today, are at everyone’s fingertips. To this end, the festival has set aside an entire section devoted to the virtual world Second Life with, at its core, the exhibit Virtual Renaissance which opens four days prior to the start of the festival and continues for the two months following, from October 21, 2008 – January 7, 2009.

Continua...

martedì 26 agosto 2008

"Un monumento all'artista ignoto" di Mario Gerosa

Mario Gerosa autore di Rinascimento Virtuale Meltemi Ed.


(Installazione di lucian Iwish)

Per parlare di arte in Second Life bisogna avere uno spirito pionieristico e anche una buona dose di coraggio. Si tratta di un'arte che non è ancora stata legittimata, che non è entrata ancora nei canali ufficiali della cultura alta, di un'arte prodotta da personaggi che spesso non hanno familiarità con il mondo delle gallerie, dei musei, delle grande fiere internazionali.
A parte una ristretta minoranza di artisti già affermati nella vita vera, la maggior parte degli artisti che operano all'interno di Second Life si sono resi conto di avere un certo talento soltanto frequentando il mondo sintetico dei Linden Lab.
Di colpo, all'improvviso, si è quindi riversata sulla scena artistica una folla di neofiti, perlopiù autodidatti, che propongono le loro opere su Flickr o nelle gallerie nate all'interno di Second Life. Migliaia di artisti che producono quotidianamente centinaia di opere che nessuno si prende la briga di censire, una moltitudine di fotografie, installazioni, performance, video e architetture che rispondono agli stili più disparati, e che in ogni caso difficilmente sono rapportabili agli stili della realtà. Queste opere, che rischiano di scomparire dall'oggi al domani, sempre in balia degli umori dei loro creatori, appaiono perse in un mare magnum in cui mancano le coordinate. Chi naviga a vista in internet, spostandosi alla ventura tra le pagine di Flickr, cercando possibili affinità elettive tra un artista e l'altro nelle sezioni di Koinup, non di rado si sente perso. Non esiste ancora un'intelaiatura critica per districarsi nell'arte di Second Life. Finora pochissimi critici si sono avventurati tra le migliaia di pagine di Flickr costellate di opere e di commenti per cercare di porre le basi per un nuovo tipo di arte, che probabilmente potrebbe essere la next big thing, dopo il surrealismo pop, i writers e la street art.
Più facile liquidare sbrigativamente tutta la questione, dicendo che in fondo questa non è arte, relegando le sperimentazioni della gente comune nella terra di nessuno degli hobby e del dilettantismo.
Questa mostra invece cerca di portare alla luce una cultura sommersa ad alto rischio di estinzione. Le opere presentate qui, senza avere la pretesa di offrire una visione esaustiva della creatività in Second Life, offrono un'idea della ricchezza di proposte maturate in questo universo sintetico. Offrono un squarcio sull'arte in Second Life in un momento delicato, in cui un calo mediatico rischia di mettere in ombra anche la produzione di nuovi artisti da tempo in attesa di una serena valutazione critica, che ancora non è arrivata.
Intanto il rischio è che si commetta lo stesso errore fatto dalle aziende: accecati dalla foga di salutare i primi arrivati, si dimentica tutto il resto. I media, una volta assicuratisi dieci nomi da far circolare, fatta indigestione anche di questo tipo di sperimentazione, si stancano. E tutti quelli rimasti alle spalle dei talenti più svelti, di quelli andati in avanscoperta, scontano un'eccessiva inclinazione alla riflessività e perdono la loro unica occasione.
Questa mostra non presenta dieci artisti. Ne presenta un centinaio. Naturalmente siamo ben lontani dalle masse di talenti semi-sconosciuti che si affacciano ogni giorno su Flickr, ma è già un inizio, la testimonianza della volontà di serbare una traccia dell'opera dei tanti artisti nati in Second Life, a volte per caso: una sorta di monumento all'artista ignoto che rivendica a gran voce il diritto ad avere un quarto d'ora di celebrità. Se non nella prima vita, almeno nella seconda.

Mario Gerosa, curatore della mostra “Rinascimento virtuale

Fonte: Facebook, Gruppo "Festival della creatività"

domenica 24 agosto 2008

Second Life Events Agosto 2008

In questi ultimi giorni, in Second Life, hanno avuto luogo diverse interessanti iniziative, nonostante il clima vacanziero e la minore presenza di residenti, rispetto ai mesi invernali e primaverili.
A cominciare, Sabato notte, dal VELVET SUPERPARTY di Bianca Foulon, dove si potevano incontrare i migliori stilisti del world, conversare e condividere con loro una musica raffinata e adatta alle sinuose movenze delle avatarine dazanti, tutte elegantemente vestite e griffate.
Questa sera, due eventi artistici interessantissimi, di cui uqbar.media art culture si è fatto, in un certo senso promotore, diffondendo la notice al gruppo e invitando personalmente gli amici ad intervenire, poichè ci fa piacere rendere partecipi gli iscritti delle iniziative che riteniamo di valore e di cui veniamo a conoscenza, attraverso Facebook o direttamente in world.
Il primo appuntamento è stato "The opening of the Surrealist Dance Hall in the artists colony on Caerleon Isle, Sunday, August 24 at 11 AM SL Time. The Dance Hall, which magically rezzes three different versions of itself every 9 minutes, is the result of a collaboration by more than 15 SL artists, including such well-known figures as Feathers Boa and Bryn Oh. Just enter "Surrealist Dance Hall" into Search under "events" and teleport to an artistic experience that is truly not possible in real life."
Vi mostro alcune foto dell'opening of the Surrealist Hall Dance:












Il secondo appuntamento di questa sera è stato a Diabolus Art Space, con "Calimera Lane and Flower Exonar (both CARP Creators) and their SOUNDSCAPES..but what are Soundshapes???? Calimera made the most wonderful and special particles, that interact with yuo and react on you..Flower made music to them and both together form a great experience that is joyfull, funny and beautiful. The objects represent a period of creation from febr.08 till now working on animations. Flowers music album is specially created for the particles".

Anche di questo show vi mostro alcune foto:









Peccato, non potervi fare ascoltare i suoni di Flower Exonar!

lunedì 18 agosto 2008

Templum ex Obscurum by Baron Grayson


TEMPLUM EX OBSCURUM



Ho appena visitato la sim Templum ex Obscurum, segnalatami da Bettima Tizzy, mediante l'invito all'omonimo gruppo, aperto su Flickr per postare le fotografie di questa stupenda opera realizza da Baron Grayson ed ora acquistata da Cuwynne Deerhunter .




E' un luogo, scrive Bettina Tizzy, che ha realizzato quello che molti hanno cercato di fare in second life, essendo però venuti meno allo scopo di… trasportarvi in un mondo così ricco di narrativa che è come camminare in un Brian de Palma o in un film di Visconti.
Non nel set di un film. Nel film reale. Credo che ricorderemo a lungo Templum ex Obscurum, come il primo ad aver introdotto questa nuova sintassi per la creazione di contenuti. In mancanza di parole migliori , è genio cinematografico… così fantastico che potrei dedicare settimane a segnalare le sue numerose parti e particolari.


This is a place that accomplishes what many have sought to do in Second Life but have always fallen short of... to transport us into a world that is so rich with narrative that we may as well have walked into a Brian de Palma or Visconti movie. Not the set of a movie. The actual movie.
I do believe we will long remember Templum ex Obscurum as being the first to really introduce this new syntax for content creation. For lack of better words, it is cinematic genius... so beguiling and bewitching that I could devote weeks to reporting on its many parts and details.




Visitate Templum ex Obscurum qui

venerdì 15 agosto 2008

Opening "Technocolr, the Harlequin Lodge"

Ieri notte, a Odyssey Art, c'è stata la presentazione di una installazione fantastica, realizzata dall'artista australiana Anita Fontaine aka Amelia Littlething. http://www.anitafontaine.com/

SLURL per chi volesse visitare l'opera:
http://slurl.com/secondlife/Odyssey/160/170/26



Technocolr, come spiega l'autrice, è una installazione sperimentale costruita in Second Life, dove i residenti, usando i loro avatar, possono esplorare un palazzo che disorienta, pieno di oggetti scultorei e di mini installazioni.




Il lancio è avvenuto nel giugno 2008, dove la scena era la boutique virtuale di un hotel, che la gente poteva visitare come luogo notturno o come residenza dell'artista .



Tehnocolr è un lavoro che richiama l'architettura fantastica, denso di oggetti e suggestivo di visioni oniriche. Installazione immersiva dove la sensazione di disorientamento è simile a quella che si prova in un sogno.





Video realizzato da Bettina Tizzy

Music: Mercurial Girl by Five Star FallDancing
animation: Sugar Seville
Dancer: Skullbee Piek


English version

"Technocolr, the Harlequin Lodge", is a fantastical new construction in Second Life. Like a disorientating roadside attraction, Technocolr emulates a whimsical architectural vision, filled with optical treats and twisted installations. Just like the teacup ride at Disneyland or Snowhite's house off Route 66, Technocolr pays homage to experimental and fairytalesque architecture, and the ideologies behind creating these miniature fantasy worlds. Come, step right up, through the harlequin wallpaper and over the oscillating rainbows into a new disturbing and beautiful reality.
Australian artist Anita Fontaine creates new landscapes from the old. Using installations, mobile ghost encounters, games, the internet and cinema, her work expands the parameters of new media and the moving image. Her previous installations, which include CuteXdoom, a videogame-mod which explores the obsession with cuteness in Japanese culture, has been exhibited internationally. Her latest work, a GPS based worked entitled Ghostgarden, takes the viewer out of the museum on a cinematic journey around a garden environment. It has been exhibited in Finland and most recently in Australia as part of the Sydney Festival. Currently Anita lives and works in amsterdam.
http://www.anitafontaine.com/
Special thanks to Dlux Media Arts and The Australia Council for making Technocolr possible.


SLURL: http://slurl.com/secondlife/Odyssey/160/170/26

venerdì 8 agosto 2008

Walter Van Beirendonck e i sei di Anversa

Leggo una interessante intervista di Marzia Fossati su Exibart on paper, edizione estiva, a Walter Van Beirendonck , il più eccentrico e irriverente dei Sei di Anversa.

Re aztechi e avatar. Feticismi e dubbi ontologici. Is what you see the Truth? Is reality, reality?

Abiti come statements, per parlare di moda e di natura. Il pianeta, la vita e la società contemporanei raccontati attraverso stampe e slogan. Un lessico fatto di grafiche forti, tagli innovati e insoliti accostamenti di colori, il tutto rigovernato da un acuto sense of humor che strizza immancabilemente l'occhio alle tematiche della sessualità e del safe-sex.
Quintessenza di influssi artistici, musicali e letterari, le collezioni di Walter Van Beirendonck si caricano di ulteriori suggestioni etniche.

Stop terrorizing our world
I hate copyeats
Sick of easy fashion
cherish creativity
fashion = fantasy
where I live there are rainbows
aesthetic terrorists unite!
Think Rethink React
Believe
All you need is faith and trust
And a little bit of pixy dust...
Get natural get naked
W-arning! Explicit Print

Riporto l'intervista con Walter Van Beirendonck

Quanto è stato determinante studiare ad Anversa?
WVB: Pur non avendo paragoni con altre scuole, posso dire che è stato importante studiare lì.
Eravamo un piccolo gruppo di studenti molto ambiziosi pronti a motivarsi l'un l'altro ed entusiasti di scoprire insieme il meraviglioso mondo della moda internazionale. Inoltre avevamo la possibilità di rapportarci alla moda in maniera creativa.
Il famoso gruppo di Anversa parlacene
WVB: Innazi tutto eravamo sette e non sei! E' stata la stampa ingese ad etichettarci come "I sei di Anversa", a causa dei nostri nomi impronunciabili. Io e Martin Margiela eravamo nella stessa classe. L'anno successivo si aggiunsero anche Dirk Van Saene, Dries Van Noten, Dirk Bikkembergs, Ann Demeulemeester e Marina Yee.
Ma mica sarà vero che eravate così legati come si diceva...
WVB: Eravamo davvero amici e passavamo moltissimo tempo insieme, anche al di fuori della scuola, nel tempo libero e in viaggio. Qualsiasi cosa uno facesse, gli altri volevano farla meglio: era un gruppo molto energico e stimolante. Con molti di loro sono ancora oggi in contatto
Hai dichiarato stanchezza nei confronti di tanta moda facile
WVB: Sì, attualmente la moda è dominata dalla mentalità dell'imitazione: il risultato è una serie di copie economiche disponibili in tutte le maggiori catene di grandi magazzini, subito dopo che gli stilisti hanno presentato le loro collezioni. Sono stanco di questa mentalità perché uccide la moda dei designer. Perché il consumatore dovrebbe continuare a comprare l'originale, se ovunque proliferano copie a poco prezzo?
Moda = Fantasia. Chi fra i tuoi colleghi incarna alla perfezione questa equivalenza?
WVB: Mi piace il lavoro di Rei Kawakubo, Dirk Van Saene, Bernard Wlhelm e Gareth Pugh.
Chi è lo "skin king" della tua collezione autunno inverno 08/09?
WVB: Tutta la collezione è ispirata al re azteco Xipe Totec. Come simbolo della nuova stagione, Xipe Totec indossava la pelle di una vittima sacrificale umana, la "nuova pelle" che ricopre la terra ad ogni primavera. Durante il secondo mese del calendario atzeco i sacerdoti sacrificavano vittime umane per indossare le pelli, chiamate anche "abiti d'oro". Ho trovato che l'intera vicenda potesse essere una metafora interessante del notro attuale sistema moda mondiale.
Protagonista della tua primavera /estate 08 era invece il sexclown. Com'è nata la collezione?
WVB: Fin da quando lessi Snowcrash, a metà degli anni 90, rimasi affascinato dagli avatar: penso che l'abilità di progettare se stessi come fantasie digitali sia l'evoluzione ultima del processo di manipolazione del corpo. Lasciarsi alle spalle la fisicità del corpo e diventare una forma di vita puramente digitale è una ocnseguenza logica nelle future forme di vita. Con l'avvento di Second Life gli avatar hanno finalmente trovato il loro mondo e il mondo reale ha preso consapevolezza della potenza degli avatar. la collezione sexclown racchiude in sé queste nuove forme di vita digitali insieme ad un altro tema che mi affascina da sempre: il feticismo. Così ho creato un gruppo di uomini forti ed auto-consapevoli, fieri della loro mascolinità e delle loro diversità corporee. Volevo che apparissero come appena usciti dal mondo digitale - puri personaggi di fantasia - con spalle, anche e giro-vita fortemente articolati.
Dopo la presentazione della collezione i tuoi modelli sono stati effettivametne messi su Second Life...
WVB: Gli avatar che ho creato per questa collezione sono stati messi su Second Life, in quanto naturale ambiente in cui essi potessero vivere.
E la collezione per la primavera/estate 09 presentata a Pitti Uomo 74, con la quale hai debuttato in Italia?
WVB: Il nome della collezione è eXplicit, con riferimento specifico ad immagini, situazioni e sensorialità espliciti. Seonsorialità di visioni artistiche. Di situazioni politiche. Dei media. Della libertà. Libertà di capire il nostro mondo ed esprimere il nostro parere. Natura, Futuro e tecnologia si incontrano nella mia collezione in maniera al tempo stesso poetica e grafica. Il corpo maschile è messo in primo piano: un corpo però che viene rimodellato, rielaborato e ripensato.
Con questa mia collezione voglio porre al mio pubblico dei quesiti: Quello che vedete coioncide con la Verità? La Realtà è Realtà? La realtà è filtrata: vediamo solo quello che ci viene concesso di vedere...
Per il tuo multi-label store selezioni anche gli abiti degli altri. Come?
WVB: Mi avvalgo dell'aiuto del mio amico Dirk Van Saene, del quale vendo anche le creazioni .
Tra i marchi scelti per il mio negozio figurano Bernhard Willheim, Christian WJnants, Bruno Pieters, Sofie D'Hoore, Frieda Degeyter, Inge Van Den Broeck, Pleasure Principale, Comme des Garcons Play. Fra gli accessori Karin Nunez de Fleurquin e Tomoko Furusawa. Tengo anche alcuni complementi d'interni, quelli di Piet Hein Eek ed alcuni pezzi vintage.
Se potessi salvare una sola collezione tra tutte quelle della tua carriera?
WVB: sempre l'ultima, perché è sempre quella che mi interessa di più.

mercoledì 6 agosto 2008

uqbar.media art culture

Come preannunciato nel post di ieri, a veste nuova del blog segue l'uscita sul web e in Second Life di uqbar.media art culture, un gruppo che vedrà lavorare insieme il Museo del Metaverso, Temperatura con l'Atlante delle Visioni e TheCubeStop, due gruppi di ricerca molto vicini a noi per contenuti e sensibilità. La collaborazione con i gruppi citati è avviata da tempo, tuttavia abbiamo avvertito l'opportunità, proprio in virtù degli interessi comuni e di una visione condivisa del fare insieme, di unire le sinergie presenti nelle tre comunità, per dare vità ad un progetto che spazi dall'arte all'architettura, dal design al fashion, dalle performance alla machinima, dagli incontri su argomenti di interesse alle letture e alla didattica, in una dinamica che veda al primo posto la interazione e lo scambio fra promotori di contenuti, fra artisti, fra mondo reale e mondo virtuale, tra web e Second Life, con l'attenzione sempre rivolta alla nostra contamporaneità.
Non mi resta che invitarvi sul gruppo di uqbar.media art culture già presente in Second Life(potrete trovarlo nel search), sul social network di uqbar e sul gruppo in Facebook (basta iscriversi a Facebook e cercare uqbar.media art culture).

martedì 5 agosto 2008

Veste grafica del blog

Con l'estate anche questo blog avverte la necessità di rinnovare il suo aspetto, con colori più tenui e una grafica più adatta a quella che sarà la configurazione futura del Museo.
Ancora è prematuro parlarne, ma appena tutti i pezzi del mosaico saranno al loro posto, ve ne darò conto ampiamente. Credo che non dovrete aspettare molto!
Nel frattempo mi farebbe piacere che esprimeste le vostre opinioni sulla nuova veste grafica del blog, se è di vostro gradimento o se avreste preferito un look più aggressivo o altro.
Buone vacanze a tutti!